Fico


Settembre è il mese per eccellenza dei fichi, frutti dolcissimi e delicati

 

Il frutto della pianta Ficus carica ha origini molto antiche, che la fanno collocare in Medio Oriente. Lo stesso epiteto "carica" fa riferimento alle sue origini in Caria, regione dell'Asia Minore. Testimonianze della sua coltivazione si hanno già nelle prime civiltà agricole di Palestina ed Egitto, da cui si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. Dopo la scoperta dell'America si diffuse anche in quel continente, poi in Sud Africa, in Cina e in Giappone; infine giunse in Australia.
Oggi i fichi vengono coltivati in molti Paesi tra cui, i principali, sono: Stati Uniti, Grecia, Turchia, Spagna e Portogallo.

In realtà quello che noi definiamo frutto del fico è tecnicamente una infruttescenza, mentre i veri frutti sono all'interno, quelli che noi chiamiamo comunemente semi.

FICHI: QUANDO MATURANO E LE PRINCIPALI VARIETÀ

La stagione piena dei fichi è agosto e settembre e la produzione è concentrata soprattutto nelle regioni del Sud.
Le piante di fico selvatico producono solitamente tre tipi di infruttescenze (trifere). Quelle di fico domestico possono produrre soltanto una o due infruttescenze. I fichi che maturano tra giugno e luglio sono i fioroni, prodotti da piante bifere (che fruttificano due volte l'anno), ma la loro quantità è limitata. I fichi prodotti da piante unifere sono detti fichi forniti o fichi veri.

Le varietà coltivate sono circa 700, a buccia bianco-verde-giallina, a buccia verde, a buccia verde con sfumature violacee, a buccia viola chiaro e viola scuro. Le varietà a buccia scura vengono consumate soprattutto fresche o trasformate in confetture. Le varietà a buccia bianca oltre che per il consumo fresco, sono destinate soprattutto all'essiccazione. Tra le varietà bianche più pregiate c'è la Dottato, coltivata nel Centro Italia, nel Sud e nelle Isole, con una produzione piuttosto intensa nel Cosentino.

FICHI: COME SI CONSERVANO                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

Al momento dell'acquisto non devono essere né troppo duri né troppo maturi. Bisogna guardare che nella parte inferiore non vi siano principi di muffa e controllare che non abbiano perso succo, il quale fa fermentare velocemente i fichi.
Vanno conservati in frigorifero su un vassoio ricoperto con carta assorbente o con carta del pane; il vassoio va poi riposto in un sacchetto di carta o coperto con un tovagliolo bianco di carta. I fichi maturi non si conservano oltre 2 giorni.
I fichi troppo maturi se in quantità elevata possono essere trasformati in confettura o cotti brevemente e consumati freddi come frutta cotta o utilizzati per una crostata.

FICHI: PROPRIETÀ E CALORIE

I fichi sono ricchi di potassio, ferro e calcio, oltre che di vitamina B6, vitamine del gruppo A, B1, B2, PP, C. La presenza del potassio ne fa un alimento che può aiutare a tenere sotto controllo la pressione del sangue, inoltre essendo una buona fonte di fibre favoriscono il buon funzionamento dell'intestino. I fichi hanno proprietà energizzanti e antinfiammatorie; fanno bene alla pelle, alle ossa e ai denti.
Sono supernutrienti ma contengono solo 47 calorie per 100 grammi che, essendo per lo più zuccheri semplici, sono facilmente assimilabili. Ricordiamo invece che i fichi secchi, essendo privati dell'acqua, oltre a essere molto più calorici (offrono circa 282 calorie ogni 100 grammi) hanno pure un alto indice glicemico, pertanto non sono adatti nelle diete dimagranti e per chi soffre di diabete.

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